Diplomazia attraverso la cultura

Il 1945 fu la data che segnò la fine della seconda guerra mondiale, un'altra pagina di storia fu aperta. I popoli delle Nazioni Unite giurano di non fare mai più la guerra perché c'è stata una perdita incalcolabile di vite umane in questa belligeranza intercontinentale, o in altre parole tra le grandi potenze. Ma la ricerca del potere rimane il fine ultimo di tutti i paesi. Tuttavia, la scelta di raggiungere un compromesso per firmare un "Trattato di pace" in modo che non ci fossero più guerre così sanguinose nel mondo sembrava essere un imperativo. Tutti i grandi paesi come gli Stati Uniti, la Francia, la Germania, l'Italia e l'Inghilterra hanno dovuto trovare altri modi per raggiungere questo obiettivo. Il soft power è diventato l'alternativa. Utilizzando i mezzi più flessibili e morbidi, senza usare la forza coercitiva per raggiungere questi obiettivi. Così la cultura, l'aiuto umanitario e altri mezzi sono ora utilizzati dai paesi a questo scopo. Haiti, in mezzo a questo argomento, deve seguire le orme di questa diplomazia più efficace e meno costosa: la diplomazia culturale.

Jean Odelin CASSEUS es estudiante de doctorado en economía, especializado en análisis y evaluación de proyectos en el ISTEAH. Tiene un máster en desarrollo, especializado en gobernanza y gestión pública, por la Universidad Senghor de Alejandría y una licenciatura en ciencias políticas y filosofía por la Universidad Estatal de Haití.