Gianfranco Stevanin:la neuropsicologia forense nei processi giudiziari

Gianfranco Stevanin è stato uno dei Serial Killer nello scenario italiano, che ha commesso i delitti più efferati. I comportamenti messi in atto diventarono veri e propri agiti antisociali e sembrerebbero essere stati riconducibili ad un incidente stradale che lo stesso subì in adolescenza. Tale, gli provocò un trauma cranico frontale con affondamento di un centimetro del margine superiore dell'orbita. Le funzioni esecutive hanno sede nel lobo frontale e nelle quali sono racchiusi i processi cognitivi che permettono l'adattamento alle situazioni nuove ed inusuali, capacità di pianificazione, problem solving, controllo degli impulsi, flessibilità cognitiva e altre elencate nel libro. Esse determinano l'intelligenza sociale. La neuropsicologia fu rilevante nella tortuosa vicenda giudiziaria che vide scontrarsi perizie psichiatriche per la determinazione della capacità di intendere e di volere dello Stevanin durante la commissione dei crimini. Le tre sentenze ne furono testimoni.

Psicologa clinica e forense, nata a Montebelluna il 17-07-85,laureata in scienze e tecniche psicologiche presso l'università degli studi di Trieste ed in Psicologia criminale e investigativa a Torino (LM-51) , perfezionata in criminologia e psicologia forense, frequenta la Cognitive Behavioural Therapy Academy in ambito clinico e Forense di Torino.