(In)applicabilità dell'istituto della suppressio in materia di alimenti

Il presente libro è il risultato di uno studio condotto sull'istituto della supressio in materia di alimenti nel diritto di famiglia; se è possibile applicare tale istituto, un dispiegamento della buona fede oggettiva, in relazione agli alimenti. Per questo, fa parte dell'idea di buona fede oggettiva essere una clausola generale di comportamento da rispettare, pena la sua inosservanza che porta all'abuso dei diritti, sancita dal Codice civile del 2002. Viene anche presentata la nascita della buona fede oggettiva nell'ordinamento giuridico brasiliano, così come le sue funzioni, i doveri annessi e l'istituto della suppressio. Si parla anche della trasformazione che ha subito la famiglia, soprattutto a causa dell'emanazione della Costituzione federale del 1988. Si affronta, ancora, il tema dell'alimentazione, analizzandone le principali caratteristiche e le ipotesi di adattamento. La buona fede oggettiva viene analizzata nel contesto del Diritto di Famiglia, evidenziandone la caratteristica di dovere generale di collaborazione e lealtà reciproca tra i soggetti. Infine, viene presentata la posizione divergente della dottrina circa l'applicazione della supressio in materia di alimenti, nonché la posizione della giurisprudenza che, a seconda del caso concreto, applica o meno la supressio.

Ana Letícia Cechinel Guidi. Avvocato. Studentessa di Master in Diritto presso l'Università Federale di Santa Catarina. Specialista in Diritto societario e commerciale presso il CESUSC. Laureata in Giurisprudenza presso la Scuola CESUSC. Membro del gruppo di ricerca sul diritto di famiglia e delle successioni presso l'UFSC. Autore dell'articolo.