Azione, parola e ripensamento

La parte A di questo saggio tratta della logica delle discipline umanistiche. Queste discipline, a differenza delle scienze naturali, sono "meta"-intenzionali. Le interpretazioni, il rispetto delle regole, la razionalità e la conoscenza, attribuite principalmente agli scienziati/ai membri della comunità dei ricercatori, devono essere riconosciute anche nelle scienze sociali a livello degli oggetti studiati. In queste scienze si ha a che fare con frasi che descrivono relazioni intenzionali con il mondo; frasi della forma "discorso indiretto", frasi di credenza, ecc. Uno degli obiettivi di A è quello di richiamare l'attenzione sulla filosofia di Ludwig Wittgenstein - in particolare sulle sue "Ricerche filosofiche" - come contributo storicamente importante ma insufficientemente valutato al chiarimento della forma logica delle scienze sociali. Include anche commenti contro il "solipsismo metodico", una premessa implicita e diffusa nella filosofia della scienza in generale. La parte B ha il carattere della filosofia prima, concentrandosi su Kant e Wittgenstein e sulla distinzione tra intenzioni (delle persone) e intensioni (delle parole). Come motti indicativi per questa parte sono stati scelti: "In principio era il Verbo" (Giovanni 1,1) e "In principio era l'Azione" (Goethe, Faust).

Audun Øfsti, nato nel 1938, è professore emerito presso il Dipartimento di Filosofia della NTNU di Trondheim. Studi di fisica, matematica e filosofia all'Università di Oslo. Borsa di studio Alexander von Humboldt (Saarbrücken) 1971/72. Principali campi di ricerca: filosofia del linguaggio (pragmatica trascendentale), filosofia della scienza, etica/filosofia politica.