Installieren Sie die genialokal App auf Ihrem Startbildschirm für einen schnellen Zugriff und eine komfortable Nutzung.
Tippen Sie einfach auf Teilen:
Und dann auf "Zum Home-Bildschirm [+]".
Bei genialokal.de kaufen Sie online bei Ihrer lokalen, inhabergeführten Buchhandlung!
Ihr gewünschter Artikel ist in 0 Buchhandlungen vorrätig - wählen Sie hier eine Buchhandlung in Ihrer Nähe aus:
Il ritmo con cui i media pubblicano notizie su episodi di violenza di genere è allarmante. Quasi ogni giorno, ci sono notizie di ragazze e ragazzi che vengono profanati non solo da estranei, ma anche da persone conosciute e vicine. Ci sono testimonianze di mogli e mariti maltrattati dai loro partner, di donne che subiscono le conseguenze di mutilazioni genitali femminili e di altri crimini di questo tipo; è probabilmente vero che alcuni casi non vengono denunciati. In una certa misura, questi crimini sono istigati dalla società. Sono motivati da squilibri di potere che esistono tra gli autori e le vittime. Questi squilibri si manifestano nelle differenze educative, sociali, economiche e biologiche. Un fatto plausibile è che questi squilibri di potere si fondano sulla cultura con cui siamo socializzati, con cui si formano le nostre opinioni su noi stessi e sul mondo che ci circonda. Questa cultura è codificata nelle credenze attraverso il linguaggio, le pratiche e le strutture sociali. Questo articolo utilizza un'analisi tematica di alcuni proverbi Kimeru e di espressioni non letterali che suggeriscono il ruolo che svolgono nel perpetuare la violenza di genere.
Catherine Kinoti cursa actualmente un doctorado en Lingüística en la Universidad Moi de Kenia. Obtuvo un máster en inglés y lingüística en la Universidad Kenyatta en 2012. Actualmente es profesora a tiempo completo en el Meru Technical Training Institute y profesora a tiempo parcial en varias universidades de Kenia.