Il piacere di pregare

Dal sorgere del sole fino al tramonto. La preghiera è il respiro della vita. Vuol dire non sentirsi mai soli e affrontare mano nella mano con Colui che ci ama ogni quotidianità, spesso ferita e turbata dagli eventi e dagli incontri che inevitabilmente porta con sè. Si può pregare in silenzio, ascoltando la voce di Dio che sussurra: "Tu sei mio figlio, che amo!" Ma si può pregare anche con le parole che lo Spirito suggerisce più per dire la nostra fiducia in Dio che per ottenere qualche miracolo.

Presbitero della Chiesa di Venezia, parroco,liturgista e musicologo. Autore di "Perché tutti i cristiani cantino", CLV-Ed.Liturgiche Roma, 1999. Autore del Repertorio Diocesano "Amen. Maranathà!", ed. Marcianum Press-Carrara Bergamo, 2008;Co-autore di "Preparare e celebrare il Triduo Pasquale", ed. Queriniana, Brescia, 2012.Collaboratore di RP