LE RAPPRESENTAZIONI SOCIALI DEL CULTO DEGLI ANTENATI IN CAMERUN

Questa ricerca si inserisce nel problema di un pregiudizio cognitivo legato alle rappresentazioni negative del culto degli antenati. In un contesto in cui la comunicazione con l'essere supremo rimane una priorità per tutti, assistiamo a una monopolizzazione utopica di questa comunicazione da parte di alcune religioni (cristianesimo, islam). Il loro incontro con la pratica del culto degli antenati, che è una parte essenziale delle religioni tradizionali del Camerun in generale e del Bamiléké in particolare, solleva questioni complesse e importanti in Camerun. Questo studio fa luce anche sulla pratica del culto degli antenati, il cui scopo è quello di stabilire un legame con il divino. Poiché l'impuro non può entrare in contatto diretto con la purezza assoluta, ha bisogno di coloro che hanno già iniziato il percorso di purificazione (gli antenati) per fare da intermediari. In questo processo, sono gli antenati ad agire come intermediari tra il vivente (impuro) e l'essere supremo (purezza assoluta). Questo libro presenta la natura marginale delle religioni cristiane rispetto alla pratica del culto degli antenati e suggerisce alcune possibili soluzioni.

Ivan Vedel EPANDE NJABEN, psicologo sociale, dottorando presso l'Università di Yaoundé 1 (Camerun). Il suo lavoro si concentra su credenze, rappresentazioni sociali, significato e benessere sul lavoro. Si interessa anche di psicologia intellettuale, parapsicologia e psicologia della religione.