Lo specchio: scrivere il silenzio

Per Tarkovskij, l'immagine non è un semplice mezzo per trascrivere ciò che è già nella mente dell'autore; l'immagine è il luogo per eccellenza della creazione, uno spazio assoluto dove il tempo si ricompone nelle sue tre modalità, passato, presente e futuro, tutte allineate sullo stesso strato temporale, componendo un formato audiovisivo mozzafiato. Nel cinema di Tarkovskij è la scrittura per immagini a rivelare le profondità dell'anima, che non è altro che la vera scrittura del silenzio.

Annabi NebihaDottore in scienze del cinema e dell'audiovisivo, mediazione culturalepresso l'Institut Supérieur des Beaux-arts de Nabeul, Tunisia. Ha conseguito un master di ricerca in teoria dell'arte e un master in arti e comunicazione, con specializzazione in arti grafiche.