Tracciare le tracce dell'ecofemminismo nelle Terre delle Fate di Robin McKinley

Le fiabe e le leggende sono da sempre la radice e il cuore pulsante di ogni tipo di narrazione. Sono state riviste nel corso del tempo, a causa della loro rappresentazione delle emozioni e dei tratti umani più importanti. Robin McKinley è una di questi revisionisti che ha rielaborato i suoi quattro romanzi Beauty, The Outlaws of Sherwood, Rose Daughter e Spindle's End a partire dalle vecchie fiabe e leggende. I fattori che differenziano le opere di Robin McKinley da altre revisioni di fiabe sono le donne che sono ora le protagoniste delle sue fiabe. Donne che intrecciano i loro destini con i propri sforzi e non con l'aiuto di un principe che cavalca un alto cavallo bianco. I due elementi del potere femminile e della profonda relazione della natura con le fiabe e le leggende hanno reso i racconti di Robin McKinley un'ottima base per le discussioni ecofemministe. La natura, sempre definita selvaggia e indomabile e quindi manipolata dagli esseri umani, è sempre stata identificata con le donne. Critici come Ynestra King e Val Plumwood, le cui teorie sono state utilizzate in questa ricerca, si sono sempre tenuti lontani da inutili discussioni estremiste sull'aiuto alle donne e alla natura.

Sahel Ebrahimi est un professeur d'anglais expérimenté qui a déjà travaillé dans le secteur des ressources humaines. Il possède des compétences en anglais langue seconde (ESL), en enseignement de l'anglais langue étrangère, en traduction et en édition. Maîtrise des arts (M.A.) axée sur la langue et la littérature anglaises, généralités de l'Université de Shiraz.