Algeria: cronaca di una democrazia "maltrattata"

Proporre la "Storia" di certi anni partendo dai cambiamenti nella gestione dei media è più vicino alla realtà di quanto si possa pensare."Il perseguimento dell'apertura democratica dipende dalla qualità delle trasformazioni che avvengono nel settore dell'informazione... " ha scritto a El Moudjahid il 20 maggio 1990, Ammar Belhimer, un giornalista "riformista", molto vicino al capo del governo, diventato leader dell'ala hamrouchiana di ciò che restava del Movimento dei giornalisti algerini (Mja), primo direttore del quotidiano El Watan, poi promotore di un settimanale, La Semaine d'Algérie, e più tardi, di un quotidiano, La Nation. Questa era una deliberata esagerazione del ruolo dell'informazione nel processo, al fine di coprire qualsiasi critica ai cambiamenti degli uomini. Tuttavia, questo giudizio rimane relativamente vero sul piano teorico, poiché l'informazione libera e trasparente, la giustizia indipendente e i poteri separati sono i pilastri essenziali di una vita democratica che si assicura una certa credibilità minima.

Belkacem AHCENE-DJABALLAH, licenciado en la Escuela Nacional de Periodismo de la Universidad de Argel (1ª clase, 1964-1967), licenciado en el Instituto Francés de Prensa de la Universidad de París II, doctor en Ciencias de la Información de la Universidad de París II, diversas responsabilidades en el sector de la Comunicación (1970-1999).