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A partire dalla storia di un progetto collettivo, lo studio di architettura TAMassociati, e dalle esperienze sul campo con Emergency, Pantaleo delinea un'intuizione centrale per l'architettura nell'epoca dell'Antropocene: la contemporaneità richiede un modello corale, che esplori un approccio progettuale cooperativo incentrato sul noi, abbandonando l'io individualista e autoriale. Di fronte all'apparente inefficacia degli strumenti attuali nell'affrontare una crisi ambientale e sociale che pare irreversibile, la progettazione di spazi condivisi può essere una risposta concreta per la cura del presente e del domani, a condizione di mettere al centro concetti come partecipazione, attivismo, riconciliazione, bellezza e soprattutto dono. Un atto dirompente in grado di sovvertire l'imperante logica del profitto. È dunque arrivato il momento che l'architettura dell'io, spettacolare e al servizio del capitale, lasci il posto alle architetture del noi, plurali, collaborative, libertarie, in grado di ricostruire i legami comunitari e dare forma a un abitare più equo.
Raul Pantaleo (Milano 1962), architetto e co-fondatore dello studio TAMassociati di Venezia, ha realizzato diversi centri sanitari per Emergency in Italia e nel mondo. Sempre con TAMassociati ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui l'Aga Khan Award for Architecture, il Curry Stone Design Prize, lo Zumtobel Group Award,il premio Architetti dell'anno 2014. Nel 2016 fa parte del Team curatoriale responsabile del Padiglione Italia della 15a Mostra Internazionale d'Architettura della Biennale di Venezia. Con elèuthera ha pubblicato Un pisolo in giardino (n.e. 2015), Attenti all'uomo bianco (n.e. 2011), Made in Africa (2010), La sporca bellezza (2016) e Architetture del noi (2025).