Pandemia e senzatetto

In tutto il mondo sono state adottate misure di non diffusione della COVID-19, come l'allontanamento e l'igiene. Le persone senza fissa dimora presentano rischi aggiuntivi a causa delle preesistenti condizioni di vulnerabilità sociale, il che implica l'adozione, da parte dei governi, di azioni specifiche rivolte a questa popolazione. Nel contesto della pandemia, in tutto il mondo sono state adottate politiche pubbliche di emergenza per questa popolazione. In Portogallo, un Paese che ha ottenuto buoni risultati in Europa, la capitale Lisbona si è distinta per aver adottato, nel suo piano di emergenza, l'accoglienza di questa popolazione nei centri di supporto all'emergenza. Questo articolo presenta parte degli ampi risultati emersi da uno studio sviluppato per il conseguimento di un dottorato di ricerca che mirava a identificare gli impatti derivanti dall'adozione, da parte del governo di Lisbona, delle misure per prevenire la diffusione del COVID-19 e per proteggere la popolazione senza fissa dimora, nel caso specifico dei centri di emergenza. I risultati indicano che le risposte derivanti dall'adozione di politiche pubbliche per la popolazione senza fissa dimora nei Centri di emergenza hanno avuto effetti positivi diretti sulla vita di queste persone e rafforzano la necessità di dare priorità a risposte sociali-abitative-economiche definitive.

Ana Luísa de Souza Melo. Doctorat en politique publique de l'Institut universitaire de Lisbonne - ISCTE-IUL (2019-2023). Master en droits de l'homme de l'Université fédérale de Goiás - UFG (2017-2019). Licence en droit de l'Université catholique pontificale de Goiás - PUC-GO (2010-2014). Avocate. Activiste des droits de l'homme.