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Il volume presenta i risultati di un'ampia ricerca sul benessere nei contesti educativi, svolta negli ultimi tre anni con gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, e introduce il costrutto, ancora sfuggente, del benessere educativo. L'approccio orientato all'ascolto degli studenti ha permesso di illustrare il tema a partire dal loro punto di vista riportando i risultati dell'analisi di oltre 9000 commenti di studentesse e studenti, dai quali emerge con chiarezza il bisogno di una scuola più connessa alla realtà e di relazioni più equilibrate con i docenti. Il tema del benessere è ampiamente studiato in campo psicologico e medico, ma ancora poco affrontato in ambito pedagogico, benché interessi studenti, docenti e educatori. Sebbene sia riconosciuto il valore di un approccio interdisciplinare, indispensabile per affrontare la natura complessa e multidimensionale del benessere e che ha già contribuito a generare nuove intuizioni nella teoria, nella pratica e nella ricerca, la letteratura restituisce un ruolo solo marginale della ricerca educativa. Globalmente, infatti, gli studi provenienti dall'ambito pedagogico, ma anche da quello antropologico e sociologico, non hanno ancora dato un contributo distintivo alla struttura intellettuale del campo, il che suggerisce che l'influenza dei contesti sociali e delle culture è un'area di ricerca che può essere maggiormente sviluppata e orientata alla rilevazione dei fattori specifici del contesto educativo che influenzano la salute mentale e il benessere, e alla definizione di forme di sostegno alternative o complementari a quelle mediche o psicologiche. Il testo avvia il processo di definizione del costrutto del benessere educativo e ne esplora le relazioni con gli aspetti connessi al benessere soggettivo, psicologico e sociale, oltre che alla salute, andando oltre l'idea semplicistica che lo studio del benessere educativo possa ridursi allo studio del benessere soggettivo o psicologico nei contesti educativi per arrivare a delinearne in modo chiaro e preciso un costrutto autonomo.
Emanuela Botta è Professoressa Associata di Pedagogia Sperimentale presso l'Università degli Studi dell'Aquila. Insegna Metodologia della Ricerca Educativa e Docimologia. Si interessa del tema della valutazione, per l'educazione e di sistema e dello studio del benessere in contesto scolastico, sia degli studenti sia dei docenti, all'analisi del profilo della professionalità docente legati al costrutto della riflessività. In questi ambiti ha collaborato alla validazione di strumenti specifici, esplorando le relazioni fra benessere, ansia e valutazione.